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I dialetti di Val di Gresta e di
Mori |
Nella Val di Gresta si possono
distinguere tre parlate, caratterizzate da sottili differenze, non
sempre oggi chiaramente percettibili. La parlata di ognuno dei sette
paesi si differenziava inoltre un tempo da quella dagli altri per
particolari in verità oggi difficilmente evidenziabili.
Qualche minima diversità si può inoltre talora riscontrare nei diversi
gruppi familiari, ma spesso essa è dovuta ad accidenti assolutamente
recenti e non importanti per l'insieme della comunità. Tralasciando
allora l'analisi di tali eccessive differenziazioni, consideriamo solo
le tre principali parlate che caratterizzano il dialetto della Val di
Gresta: l'una è usata a Ronzo e Chienis, presenta caratteri più
arcaici e simili, per alcuni versi, alle parlate dell'alta Val del Sarca
o del circondario di Trento; l'altra è usata a Pannone, Varano (dove la
parlata è mista con la precedente), Manzano e Nomesino, è simile da un
lato a quelle usate nella Destra-Adige (Vallagarina) e d'altro canto
sembra presentare qualche elemento della "Busa" di Arco e
presenta talora alcuni arcaismi; la terza parlata è quella usata a
Valle S.Felice, che è simile alla seconda, ma sembra presentare alcuni
elementi riscontrabili a Mori ed in alcuni paesi della Bassa-Vallagarina.
“I salmi del Signoredio: 150 salmi nel dialetto della Val di Gresta”,
tradotti da Iginio Gentili con un gruppo pastorale di Valle San Felice,
rappresentano la principale opera letteraria scritta nella parlata della
Val di Gresta; essa venne pubblicata a Trento nel 1981.
Mori è apparentemente un abitato unitario, ma presenta in realtà la
complessa situazione dovuta alla presenza di diverse “ville” o paesi,
ognuno con una propria antica tradizione ed individualità culturale.
Esistevano fino a qualche decina di anni fa, a detta dei più anziani,
anche varietà dialettali, distinguibili fra le diverse ville. Oggi
sopravvive solamente una differenza di cadenza a Besagno, ma appena
percettibile; non sono più evidenziabili altre particolarità o
differenze nella parlata delle diverse frazioni, nemmeno dall'orecchio
più esperto. Si ascoltano invece ancora talune differenze tra la
parlata di Mori e quelle di Val di Gresta, anche se esse non sono
importanti e tendono progressivamente a scomparire.
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