Monti di Patone
Comuni interessati |
Isera |
Accesso |
Piazza San
Martino, Lenzima |
Lunghezza |
Km 9 |
Dislivello |
m 664 |
Quota massima |
m 1268 |
Tempo di percorrenza |
ore 3.00 - 4.30 |
Fontane |
Patone |
Percorso |
Patone Nandrom Praistèll Ziresi Monti
Pissavacca Patone |
Itinerario
Dalla piazza di Patone, seguendo l'indicazione per Castel
Corno, dopo un centinaio di metri si prende a destra e si sale
per un breve tratto fino al bivio soprastante.
Qui la strada da tenere è quella a sinistra. Raggiunto il
deposito dell'acquedotto termina l'asfalto e si entra nel
bosco.
Ad un certo punto il sentiero si biforca: ci teniamo ancora a
sinistra e raggiungiamo la strada tagliafuoco. L’attraversiamo
e continuiamo la salita fino a sbucare sul primo di tre
terrazzamenti coltivati a prato. Seguiamo la pista tracciata
dai trattori nel prato e finalmente siamo alla quota più alta
di questo itinerario (1268).
Da qui, se vogliamo, è facile raggiungere (5 minuti) il
quadrivio che porta al passo Bordala a destra e al
rifugio Somator a sinistra.
Proseguiamo comunque scendendo a destra e, superata la stanga,
percorriamo la strada che, oltrepassati i boschi di Nandrom,
diventa sentiero, attraversa Praistell e incrocia la "direttissima"
Patone Bordala.
Procediamo diritti e superiamo un ruscello per finire nei prati
dei Ziresi.
Il sentiero si allarga nella strada che scende a valle,
diventa asfaltata e, passando per i Monti, ci porta alla
cascata della Pissavacca.
Una comoda passeggiata pianeggiante ci riporta in dieci minuti
a Patone.
Caratteristiche
La salita che porta da Patone alla più alta quota di questo
percorso è piuttosto ripida. Si superano 1660 metri di
dislivello percorrendo poco più di tre chilometri per cui la
pendenza media è superiore al 20%. Dopo questo sforzo però
è rilassante completare il resto del tragitto perlopiù nel
bosco, con la possibilità di incontrare capitelli e croci,
testimoni dei senso religioso dei nostri avi.
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