Le comunità di gresta nel '700. Gli statuti..
Dopo la ritirata dell’esercito francese del duca di
Vendôme dalle valli trentine, i cinque paesi di Gresta, che
erano stati gravemente danneggiati, chiesero, probabilmente
invano, il rimborso dei danni di guerra.
Qualche anno dopo,
anche se in gravi ristrettezze economiche, gli abitanti di
Gardumo finanziarono la costosa costruzione della cappella
di S.Felice, presso la chiesa parrocchiale di Valle; in essa
vennero traslate le reliquie del santo nel 1719.
Nel corso
del secolo diciottesimo l'economia dei paesi di Gresta
presentò alti e bassi.
Vi fu tuttavia un progressivo
miglioramento delle condizioni economiche dei paesi posti
più a valle, sulla cui terra può crescere il gelso.
Dalla
lettura dell’Estimo generale della Onorata Comunità di
Pannone compilato nel 1767, che probabilmente rispecchia
anche la situazione degli altri paesi, si comprende che in
Val di Gresta la maggior parte delle famiglie viveva sulla
propria terra, che coltivava; poco estese erano le
proprietà feudali e le campagne coltivate da mezzadri.
Si
alternavano nei decenni anni più o meno favorevoli, segnati
questi ultimi dalla siccità e quindi dalla carestia, alla
quale sovente seguivano le epidemie di peste, come quella
del 1632.
Vi furono inoltre tragici eventi naturali come la
scomparsa di Rinzóm, un abitato nei pressi di Valle
travolto da una frana nel 1648.
La popolazione dei diversi
paesi si amministrava con una propria regola o comune. Il
più antico statuto comunale a noi noto è quello di
Valle
San Felice e risale al 1678.
Ci sono pervenuti inoltre lo
statuto di
Chienis "Capitoli della magnifica comunità
di Chianis giurisdizione di Gresta", del 1750 circa, e
quello di Pannone del 1758 "Estratto del pubblico
economico governo della comunità di Pannone".
Ogni
comune aveva il proprio statuto che periodicamente veniva
riconfermato.
Essi erano sostanzialmente simili l'uno
all'altro e rispecchiavano antiche consuetudini trasmesse
oralmente o statuti scritti in precedenza.
La giustizia
veniva amministrata dal vicario del feudatario.
Il giudice o
vicario della Giurisdizione di Gresta aveva sede a Pannone
nel castello di Gresta; dopo l'incendio del castello del
1703 il giudice mantenne la sede a Pannone, probabilmente
presso l'edificio della vecchia canonica.
Nel 1788 venne
promulgato il Codice Giudiziario, elaborato dal Barbacovi,
per le cause civili del Principato vescovile. Il conte Carlo
Ercole Castelbarco ne pubblicò uno simile per i Quattro
Vicariati; esso era verosimilmente valido anche per Gresta.
Questo secolo vide il lento e progressivo accentramento del
governo provinciale tirolese ed imperiale, che cercò di
uniformare tasse e dazi.
Dal 1774 si diffuse inoltre in ogni
paese l'istruzione elementare gratuita ed obbligatoria.
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