Il Cetriolo
Il cetriolo (Cucumis sativus), della
famiglia delle Cucurbitaceae, è una pianta annuale con
fusto erbaceo flessibile strisciante o rampicante, lungo
fino a quattro metri.
La storia
Non si sa ancora per quali vie il cetriolo, che seimila anni
fa cresceva selvatico sulle pendici dell’Himalaya, sia
arrivato in Egitto, dove divenne uno degli ortaggi più
graditi sulla tavola dei Faraoni. La Bibbia riporta che gli
Ebrei, arrivati nella Terra Promessa, ne fecero il loro
pasto preferito.
Apicio, durante il regno di Tiberio, inventò una ricetta a
base di cetriolo lesso, cervello, miele, cumino, sedano,
olio e uova, che, secondo i gusti dell’epoca, doveva
essere una vera prelibatezza.
Aspetti nutrizionali e virtù
terapeutiche
Le sue virtù terapeutiche sono indiscusse; il suo succo,
ricco di zolfo, è eccellente per la cura della pelle, e
già le donne romane lo usavano come maschera di bellezza.
Inoltre contiene vitamina A, vitamine del complesso B,
vitamina C, calcio, manganese. E’ diuretico ed ha la
spiccata capacità di favorire l’eliminazione degli acidi
urici e degli urati.
E’ pertanto particolarmente indicato per la prevenzione e
la cura della gotta e dell’iperuricemia. Il contenuto
calorico del cetriolo è estremamente basso in quanto non
contiene né grassi né zuccheri. Sbucciare il cetriolo è
un vero peccato (perché proprio nella buccia esso è più
ricco di sapore e di principi attivi), ma è necessario per
chi non lo digerisce con la buccia.
Un'altra maniera per aumentare la digeribilità del cetriolo
consiste nell'affettarlo, salarlo e metterlo a scolare in un
colino, per almeno mezz'ora.
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