Il Radicchio
Questo ortaggio è disponibile in una
grandissima varietà di forme; a seconda della varietà si
possono utilizzare le foglie, le radici, i germogli o i cespi.
Inoltre, in base alla forma della pianta, la stessa specie
viene chiamata con numerosissimi nomi diversi: cicoria o
radicchio, cicoria da taglio, cicoria indivia o riccia,
cicoria scarola, radicchio di Chioggia, radicchio di Treviso,
cicoria selvatica, cicoria rossa, cicoria di Bruxelles, e
catalogna, chiamata cicoria brindisina.
Normalmente, con il termine di radicchio vengono identificate
quelle cicorie con foglie colorate in rosso più o meno
intensamente variegate. Botanicamente, le cicorie ed i
radicchi vengono classificati nella famiglia delle Asteraceae.
Al genere Cichorium Inthybus appartengono i radicchi.
La
storia
Gli studiosi ed i tecnici sono d’accordo nel ritenere il
Radicchio rosso di Treviso come il capostipite di tutte le
tipologie di radicchio. Le innumerevoli selezioni fatte dai
produttori di diverse zone del Veneto hanno contribuito all’ottenimento
di altre tipologie. In questi ultimi anni, peraltro, si sono
aggiunte ulteriori nuove varietà, in funzione delle epoche di
maturazione e della precocità, attraverso metodi scientifici
di selezione e di incrocio. Aspetti
nutrizionali e virtù terapeutiche
E' una buona fonte di vitamina A e di calcio, ferro (soprattutto
nelle varietà a foglia verde), clorofilla, principi amari,
inulina, acido decaffeiltartarico. Le sostanze amare presenti
nel radicchio favoriscono la digestione. Ha una spiccata
azione coleretica (favorisce la produzione biliare). Ha
proprietà disintossicanti e lassative in quanto migliora
l'attività di fegato, reni e intestino. Pertanto, il consumo
regolare delle foglie o delle radici di questo vegetale (sia
crudo che cotto) ha un effetto benefico sullo stato fisico
generale e, in particolare, sull'aspetto della pelle.
Le stagioni del radicchio |
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