Il Fagiolino
Quando si parla di fagiolino ci si riferisce alle varietà
di fagiolo che mantengono tenero (e quindi adatto al consumo)
l'intero frutto, cioè il legume o baccello che racchiude i
fagioli.
Sul mercato sono disponibili varietà con baccello verde o
giallo chiaro e di forma piatta o cilindrica.
La storia
Insieme alle patate ed al mais, i conquistadores portarono
dal Sudamerica anche il fagiolo. Però, solamente dalla fine
del XIX secolo si è cominciato a mangiarlo “verde”,
ovvero a mangiare i bacelli giovani della pianta. Fino a non
molti anni fa, la varietà più comune di fagiolini
presentava, lungo tutta la linea di congiunzione tra le due
valve, un 'filo' molto duro, che non si inteneriva neppure
con la cottura. Per gustare questa verdura occorreva allora
ripulire dal 'filo' i cornetti. L'operazione consisteva nel
strappare le estremità dei fagiolini e tirare via tutto il
'filo' che a quelle rimaneva attaccato. Ora, i fagiolini, in
genere, non hanno più il 'filo', o meglio, ce l'hanno, ma
è tenero. E questo può essere dovuto al fatto che viene
effettuata la raccolta del legume quando il 'filo' non si è
ancora indurito, oppure alla produzione di varietà prive di
"filo duro".
Aspetti nutrizionali e virtù
terapeutiche
Il fagiolino ha un basso potere calorico ed è molto
ricco di fibra alimentare. E' fonte di vitamine, in
particolare la vitamina A, vitamine del complesso B,
vitamina C; calcio, cobalto, fosforo, nichel, rame, silicio,
clorofilla. Grazie a questi principi attivi, ha discrete
proprietà ricostituenti e stimolanti, depurative e
diuretiche, fluidificanti biliari e ipoglicemizzanti. E’
perciò da raccomandare nelle convalescenze e negli stati di
affaticamento, in caso di albuminuria, nelle piccole
insufficienze rena-li ed epatiche, e nel diabete. E' una
verdura ideale nelle diete ipocaloriche.
Grazie alla ricchezza in fibra favorisce il transito
intestinale, e quindi, è consigliato in caso di stipsi (stitichezza)
e, in genere, sempre, purché non vi sia uno stato
infiammatorio dell'intestino.
Il consumo dei baccelli del fagiolo è utile quando si
abbiano pressione alta, diabete o ipercolesterolemia,
probabilmente per gli effetti benefici della fibra
alimentare di cui è dotato il fagiolino. Pur essendo una
leguminosa, la concentrazione di proteine del fagiolino è
bassa: ci sono 2,1 g di proteine ogni 100 g di sostanza,
contro i 6,4 g dei fagioli freschi, e i 23,6 g dei fagioli
secchi. Questo è dovuto al fatto che la raccolta del
baccello viene effettuata quando ancora il fagiolo
all'interno è in fase di maturazione e non ha ancora
accumulato tutte le sostanze di riserva che gli saranno
necessarie al momento della germinazione. Il fagiolino è,
dunque, da considerare un ortaggio piuttosto che un legume.
Il fagiolino può essere consumato insieme a tutti i tipi di
verdura, comprese quelle ricche di amidi come le patate. Il
pasto viene ben completato associando a questa verdura una
fonte di proteine (uova, formaggi, carne, pesce, legumi)
oppure una fonte di zuccheri complessi (le già citate
patate o i cereali e i loro derivati).
Per una migliore digestione è meglio non abbinare ai
fagiolini contemporaneamente legumi e patate.
E' sconsigliato il consumo di latte e di yogurt nello stesso
pasto.
Le stagioni del fagiolino |
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